Dalla Fisica delle particelle Elementari, alla Psicologia, alla Musica. Il percorso di Pietro De Santis, con Sandro Gindro fondatore della ARMUSeR, sempre alla ricerca dell’armonia

Laureato in Fisica delle Particelle Elementari nel 1976 e in Psicologia ad Indirizzo Applicativo nel 1984, ha nelle sue corde da subito una grande passione musicale, per averla vissuta in casa propria per essere suo padre e suo nonno provetti musicisti nella banda del paese d’origine. Una volta era così, forse più semplice avvicinarsi alla musica, anche in modo informale. La sistematizzazione della passione poteva avvenire in seguito ma poteva anche restare solo una sana passione. Per Pietro De Santis è accaduto tutto in modo graduale, ricco, diversificato. Basta guardare il curriculum, la prima laurea, la seconda e infine l’attività di socio fondatore dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali e della’Associazione Culturale Psicoanalisi e, infine, dell’Associazione Romana di Musica Sacra e Religiosa (ARMUSeR).

Come nasce l’idea di dare vita a una rassegna di Musica sacra contemporanea

“La nostra rassegna di Musica Sacra è nata tanto tempo fa,  nel 1988. L’occasione è stata data quando  la  Conferenza Episcopale italiana intese dare delle regole per l’esecuzione della musica in chiesa,  e si stabilì che le musiche in chiesa dovessero essere solo di natura religiosa o liturgica. Fino ad allora si  eseguiva anche musica classica oltre che anche di altra tipologia.  Questa limitazione si è tramutata in una opportunità. E’ stata un’idea di Sandro Gindro e dei suoi collaboratori, tra i quali c’erano anch’io, quella di proporre  l’opportunità ai musicisti di scrivere musica di carattere sacro. E’ stata una specie di sfida che ha avuto un successo strepitoso soprattutto nei primi anni e ancora adesso sembra che abbia la sua presa e il suo valore.  Forse di questo concerto del 2024 si parla un po’ non solo a Lecce a Bari a Roma ma onestamente, credo,  in tutta Italia”.

Lei è socio fondatore  dell’Associazione Romana di Musica Sacra e Religiosa. il suo rapporto con la musica come nasce

“Ci tengo a precisare che io non sono musicista bensì un amante della musica. In ogni caso il mio rapporto con la musica nasce, come sempre, da bambino. Nella mia famiglia, una famiglia semplice, mio nonno e mio padre suonavano nella banda del paese,  loro erano di Avezzano. Io non ho mai suonato nulla ma mi è rimasto dentro questo pensiero, la “ fantasia musicale”. La  conoscenza di Sandro Gindro, psicoanalista e musicista ha di fatto riaperto questa fantasia e questo desiderio. Così io ho ripreso a studiare,  anzi ho iniziato a studiare musica proprio per collaborare con Sandro e devo dire che mi sono impegnato molto.  Sono felice quindi d’aver dato un contributo per la costituzione di questa Associazione romana di musica sacra religiosa che è nata, quindi,  come conseguenza degli incontri di musica sacra contemporanea”.

La musica, è dimostrato,  ha  capacità terapeutiche. Diffondere la cultura musicale significherebbe migliorare la qualità delle relazioni tra persone. Cosa fare per diffondere in modo capillare l’amore per la musica?

Che la musica abbia un valore terapeutico è conclamato e risaputo da sempre.  Non c’è nessuno al mondo che non canti che non ascolti musica che non racconti qualche cosa in musica e che non discute con i suoi amici di musica!  La musica è una presenza perenne, sin dalla gestazione. Si è visto che neonati o bambini molto piccoli riconoscono brani musicali ascoltati durante la gestazione, nel ventre materno.  Quella musica è evidente genera in loro benessere.  Unisce, libera, ristora.  Negli anni ‘80 e ‘90 la nostra Associazione pubblicava una rivista che si chiamava “Psicoanalisi contro” e aveva come seconda definizione “periodico di psicoanalisi cultura e arte”. Non solo la musica ma anche l’arte e la cultura costituiscono una forma di terapia. La conoscenza di qualcosa,  l’esperire sentimenti propri ed essere partecipi di sentimenti altrui fa vibrare in profondità la nostra psiche. La musica in particolare genera sollecitazioni fortissime”.

Come diffondere l’amore per la musica?

“Praticarla è la cosa migliore, non solo in famiglia ma nelle scuole. Oggi certamente bisognerebbe partire dalle scuole. Tanti anni fa nelle famiglie si faceva musica, dalla radio in poi.  Anche semplicemente: si cantavano le canzoni che si conoscevano.  Per diffondere la musica bisogna farla, bisogna cantarla nella scuola insegnarla. E così come si insegna la grammatica per l’espressione discorsiva insegnare per educare alla cultura musicale rende necessario che si passi attraverso lo studio della grammatica della musica. Esattamente come facciamo per il disegno, la poesia, il ritmo del corpo. Unire danza e espressione musicale sarebbe perfetto”.

Come ha conosciuto la OLeS?

“Casualmente, attraverso Paolo Lepore che è stato il primo direttore d’orchestra che ha collaborato con noi.  Con Paolo Lepore c’è un’amicizia E una collaborazione che dura da 35 anni. Così ho conosciuto questa Orchestra, con un invito di Paolo ad un concerto, la scosa estate. E insieme abbiamo elaborato questa proposta. A me piace molto l’idea che sia una compagine orchestrale che viene ed è radicata a sud, per tanti motivi.  Innanzitutto perché credo che nel Sud ci siano delle risorse significative,  in Puglia in particolare. Ci sono radici antiche: il legame con la Grecia e l’antichità credo siano fondamentale humus perché alcune cose si verifichino con una relativa facilità. Se a questo aggiungiamo una tradizione ben definita si fa presto ad avere piacere a collaborare con la OLeS ed immaginare anche altre iniziative”.  

Quali sono i programmi futuri della Associazione?

“La nostra associazione sostanzialmente si occupa di psicoanalisi e di cultura. Ogni anno  abbiamo due appuntamenti musicali,  uno il 24 maggio e uno il 1 ottobre , quelli che ci ricordano il nostro fondatore il maestro Sandro Gindro. Sono i giorni del suo compleanno e della sua scomparsa, momenti in cui ci piace pensarci insieme e in questi momenti noi scegliamo sempre una commemorazione di carattere artistico musicale. Quest’anno  con un concerto il 24 maggio al  teatro di villa Torlonia, un concerto del maestro Pierluigi Camicia e il 1 ottobre con un concerto tenuto qui presso la nostra sede romana dal maestro Roberto Murra. Ho forte il desiderio di creare un evento annuale, che duri una settimana, interamente dedicato alla musica e alla letteratura”.

(testo raccolto a.c.di ComunicazioneOles)